Associazione Sud - Pace Diritti Umani Mediterraneo Valle d'Itria

PACE DIRITTI UMANI MEDITERRANEO Valle d'Itria

A rivedere le immagini-simbolo di questi ultimi anni c'è da rimanere senza fiato, come in un crescendo di vicende spartiacque tra un prima e un poi. Innumerevoli sono stati gli eventi drammatici e violenti, accompagnati anche da generosità e speranze che per buona parte hanno avuto come centro il nostro Mare Mediterraneo e tutte le terre che lo circondano.

In un noi, qui e di là dal mare, come un continuum che non si è curato affatto dei muri innalzati e dei confini serrati, vecchie e nuove barriere con la presunzione di opporre resistenza, escludere, respingere un esodo di popoli.

Anche la nostra piccola Valle d'Itria è stata attraversata da questi eventi, accogliendo in più riprese gruppi di fuggiaschi, richiedenti asilo a causa dei conflitti di diversa natura in atto nelle proprie terre d'origine.

Con un gruppo di amici e amiche, da anni impegnati/e nel non considerare definitivi e chiusi per sempre i cosiddetti "valori europei", ci siamo chiesti: come affrontare questo tempo nuovo senza essere sopraffatti dal timore, dalla paura, se non dal vero e proprio terrore? Come andare oltre questa condizione di incertezza permanente, di vulnerabilità facilmente violabile per offesa esterna, ma anche per eccesso di difesa interna?

La ricerca di possibili risposte generatrici di percorsi di speranza e di futuro dà il titolo a questa condivisa iniziativa permanente: "Pace - Diritti Umani - Mediterraneo - Valle d'Itria. Popoli e culture in cammino".

Nella convinzione che tutti/e siamo in cammino e navighiamo su un'unica barca comune.

Abbiamo iniziato il nostro percorso il 30 dicembre 2015 con Paola CARIDI, attraverso un incontro-conversazione, ragionando di Mediterraneo come elemento unificatore di terre e non come insormontabile barriera divisoria tra popoli, culture, destini. Provando a tracciare alcune coordinate per una nuova cittadinanza nomade.